Il Rapporto fornisce evidenze cruciali riguardanti le conoscenze finanziarie, le attitudini e le scelte finanziarie degli investitori italiani. Questo documento è essenziale per comprendere i profili di attenzione che possono derivarne per la loro tutela.
L’edizione 2022 si basa sull’indagine “L’approccio alla finanza e agli investimenti delle famiglie italiane”, somministrata da GfK Italia a un campione di 1.436 individui, di cui l’80% uomini, rappresentativi della popolazione degli investitori italiani. L’indagine approfondisce alcuni aspetti legati ai riflessi che le dinamiche congiunturali in atto possono avere sulle scelte finanziarie individuali.
Sfide nella Gestione delle Finanze Personali
L’80% degli intervistati ritiene complessa la gestione delle finanze personali. Le principali difficoltà riscontrate sono il contesto incerto, la crescita dei prezzi e la bassa cultura finanziaria. Sebbene in lieve crescita, le conoscenze finanziarie rimangono insufficienti sia rispetto ai concetti di base (ad esempio, la nozione di diversificazione degli investimenti è compresa solo dal 50% degli intervistati), sia rispetto agli strumenti finanziari (meno del 60% risponde correttamente su conto corrente, azioni, obbligazioni e fondi comuni di investimento), e alle dimensioni del rischio finanziario (conoscenze tra il 20% e il 49%).
Un punto di attenzione particolare è la conoscenza del concetto di inflazione: il 65% del campione ne comprende gli effetti, anche se emergono significativi divari tra fasce di età, aree di residenza e fasce di reddito.
Consapevolezza e Educazione Finanziaria
Gli investitori italiani stanno diventando sempre più consapevoli della necessità di migliorare le proprie conoscenze e competenze finanziarie. Nel 2022, il 66% degli intervistati si è dichiarato disposto ad approfondire temi utili per le scelte finanziarie, un aumento di 10 punti percentuali rispetto al 2021. Gli intermediari finanziari sono indicati come riferimento principale nel 34% dei casi, seguiti dalle istituzioni pubbliche (30%) e dalla scuola (26%).
Attitudini verso la Finanza Personale
L’indagine rileva anche le attitudini degli italiani verso la finanza personale, evidenziando l’inclinazione all’ansia finanziaria, la percezione di auto-efficacia e le difficoltà nella pianificazione a lungo termine. La percentuale di intervistati che pianificano e definiscono un bilancio familiare è diminuita al 12% nel 2022 rispetto al 16% dell’anno precedente. Al contempo, è aumentata la quota di investitori che risparmiano in modo occasionale, dal 37% al 44%.
Consulenza Finanziaria e Investimenti Sostenibili
Gli investitori che si avvalgono dei consigli di un professionista tendono a detenere un portafoglio più diversificato. Tuttavia, molti non sono pienamente consapevoli delle caratteristiche del servizio di consulenza. Le attività di investimento più diffuse rimangono i certificati di deposito e i buoni fruttiferi postali (50% delle famiglie), seguiti dai fondi comuni (29%) e dai titoli di Stato italiani (18%).
La domanda di consulenza è anche associata a un maggior possesso di investimenti sostenibili. Solo l’11% degli intervistati detiene investimenti sostenibili, ma questa quota sale al 17% tra coloro che si avvalgono di un consulente professionale. La mancanza di conoscenze e la percezione di rischi elevati sono i principali deterrenti agli investimenti sostenibili.
Differenze di Genere nelle Scelte Finanziarie
Il Rapporto evidenzia differenze di genere significative nelle scelte finanziarie. Le donne tendono ad avere una maggiore avversione al rischio e alle perdite e a sottostimare le proprie conoscenze (underconfidence). Esse mostrano anche minori conoscenze in materia di prodotti finanziari, sostenibilità e servizi di investimento digitalizzati. Infine, le donne ricorrono più frequentemente al supporto di un consulente e mostrano meno interesse verso la finanza digitalizzata.
In conclusione, il Rapporto 2022 fornisce una panoramica dettagliata sulle conoscenze, le attitudini e le scelte finanziarie degli investitori italiani, evidenziando le sfide e le opportunità per migliorare l’educazione finanziaria e la tutela degli investitori.